BOLE BULBULA, ADDIS ABEBA 2011

PROGETTI

PROGETTI

BOLE BULBULA, ADDIS ABEBA

ETIOPIA CENTRALE, 2011

PROGETTO

Sebbene l’asilo fosse già stato realizzato grazie ai finanziamenti dell’associazione ‘Un Amico in Etiopia ONLUS’ era necessario costruire un piano aggiuntivo per il secondo anno. Ugualmente, mancavano i servizi igienici esterni per i bambini dell’asilo e per gli studenti delle elementari. Tutti questi lavori sono stati svolti e conclusi durante il 2011. Ciononostante, l’attività principale in questo anno è stata il completamento della costruzione dell’edificio di quattro piani della scuola primaria (classe 1-8).

RAGIONI PER L'INTERVENTO

Nuovo Fiore in Africa sin dall’inizio ha sostenuto questo progetto con l’idea di finanziare la diffusione di conoscenza, informazioni e buone prassi accanto a un’educazione formale per tutti i bambini e ragazzi della località di Bole Bulbula superando le disparità in cui vivono. In particolare, questa collaborazione con l’opera delle Suore Salesiane rappresenta il desiderio di poter permettere alle ragazze e ai ragazzi che vivono in condizioni di povertà di poter accedere all’alfabetizzazione, all’educazione formale e ai gradi più elevati delle scuole superiori e quindi dell’università.

BENEFICIARI DIRETTI/INDIRETTI
Al 2016, il numero di bambini che frequentano l’asilo è di 200, divisi in due classi da 50 alunni per ognuno dei 2 anni di asilo. Gli studenti della scuola elementare sono circa 600. In totale i bambini che frequentano la scuola sono 800. Gli insegnanti attuali della scuola elementare sono 23. I beneficiari indiretti del progetto sono circa 3’000.

In futuro, quando i ragazzi proseguendo gli studi raggiungeranno la classe 8 conclusiva della scuola primaria il numero degli alunni sarà di 800, a cui si aggiungeranno i 200 bimbi dell’asilo e i 400 studenti della scuola superiore.

IL PAESE

Bole Bulbula, dove si trova il progetto di Nuovo Fiora in Africa, è un’area periferica in grande espansione. In pochi anni i villaggi, i prati, le piccole coltivazioni e i pascoli di capre sono stati soppiantati da palazzine e negozi. Sebbene in quest’area vivano ancora prevalentemente famiglie poverissime in piccole capanne, sta progressivamente sorgendo una ricca comunità coinvolta in un processo di urbanizzazione.