BOLE BULBULA, ADDIS ABEBA 2015

PROGETTI

PROGETTI

BOLE BULBULA, ADDIS ABEBA

 ETIOPIA, 2015

PROGETTO

One Day, One school in Ethiopia – Auxilium Catholic School

Gli alunni delle scuole elementari erano ormai tanti e crescevano in fretta. Infatti, sebbene gli studenti adorassero giocare assieme a calcio, il campetto risultava troppo piccolo per tutti. Nel 2015 è stato realizzato un campo da calcio più grande dove poter giocare durante gli intervalli, fare sport nelle ore di educazione fisica e durante la scuola estiva organizzare i tornei. Inoltre, al termine delle lezioni un mister allena le ragazze e i ragazzi che vogliono imparare a giocare a calcio.

RAGIONI PER L'INTERVENTO

Nuovo Fiore in Africa sin dall’inizio ha sostenuto questo progetto con l’idea di finanziare la diffusione di conoscenza, informazioni e buone prassi accanto a un’educazione formale per tutti i bambini e ragazzi della località di Bole Bulbula superando le disparità in cui vivono. In particolare, questa collaborazione con l’opera delle Suore Salesiane rappresenta il desiderio di poter permettere alle ragazze e ai ragazzi che vivono in condizioni di povertà di poter accedere all’alfabetizzazione, all’educazione formale e ai gradi più elevati delle scuole superiori e quindi dell’università.

BENEFICIARI DIRETTI/INDIRETTI

Al 2016, il numero di bambini che frequentano l’asilo è di 200, divisi in due classi da 50 alunni per ognuno dei 2 anni di asilo. Gli studenti della scuola elementare sono circa 600.  In  totale i bambini che frequentano la scuola sono 800. Gli insegnanti attuali della scuola elementare sono 23. I beneficiari indiretti del progetto sono circa 3’000.

In futuro, quando i ragazzi proseguendo gli studi raggiungeranno la classe 8 conclusiva della scuola primaria il numero degli alunni sarà di 800, a cui si aggiungeranno  i 200 bimbi dell’asilo e i 400 studenti della scuola superiore.

IL PAESE

Bole Bulbula, dove si trova il progetto di Nuovo Fiore in Africa, è un’area periferica in grande espansione. In pochi anni i villaggi, i prati, le piccole coltivazioni e i pascoli di capre sono stati soppiantati da palazzine e negozi. Sebbene in quest’area vivano ancora prevalentemente famiglie poverissime in piccole capanne, sta progressivamente sorgendo una ricca comunità coinvolta in un processo di urbanizzazione.