PROGETTI
PROGETTI
BOLE BULBULA, ADDIS ABEBA
ETIOPIA CENTRALE, 2016
HOBE
ETIOPIA, 2020
Salone Multiuso di Hobe
Il progetto mira a sostenere la costruzione di un salone multiuso al fine di creare un punto di ritrovo sicuro per educare e dare la possibilità di fare sport in totale sicurezza.
Il grande salone è progettato anche per attività culturali quali: biblioteca, incontri, teatro, celebrazioni di festività e ricorrenze con la possibilità di facile trasformazione in quattro aule scolastiche.
Questo edificio è fondamentale vista l’ubicazione del progetto, nell’area del Geter dove le ragazze e ragazzi di ogni età vivono e meritano un centro dove poter socializzare senza dover migrare nelle grandi città e lasciare le proprie famiglie.
Da Hobe e dai villaggi limitrofi il 5% delle ragazze si recano nei Paesi Arabi in cerca di futuro e sono preda di gravi problemi e sofferenze.
La comunità salesiana di Don Bosco risiede a Zway a 35 km da Hobe e offre l’animazione giovanile in cinque centri. In questi ultimi anni si è operato a Adamitullo e Dida con scuole modello, servizi igienici, campi sportivi e attività educative e ricreative, grazie anche all’appoggio finanziario della Fondazione Nuovo Fiore in Africa.
950 nuclei familiari sparsi nel territorio con una popolazione di 5’000 abitanti.
Hobe è un villaggio distribuito in una vasta zona agricola a 200 km da Addis Abeba. Esso è costituito da 950 nuclei familiari sparsi nel territorio con una popolazione di circa 5’000 abitanti.
La comunità è formata da tre tribú: Marako (70%), Slite (20%), Maskel(10%) e da quattro gruppi religiosi: Musulmani(60%), Ortodossi(20%), Protestanti(10%) e Cattolici(10%).
La vita si svolge con il ritmo delle stagioni, basata sul lavoro agricolo. Quando il raccolto è favorevole la sopravvivenza è garantita, quando non lo è nascono problemi di carestia, diatribe e conflitti.
La popolazione è prettamente giovanile con alto quoziente di nascite. Ad essa viene offerto un basso livello di educazione scolastica e sanitaria con poche prospettive di futuro se non ripetere la vita, gli usi e costumi della generazione precedente.
Gli abitanti di quest’area e in special modo i giovani sono disponibili alla collaborazione in fase di costruzione con l’offerta di 100 ore di lavoro e l’opera di rimozione del materiale, sotto la guida del capomastro.