PROGETTI
PROGETTI
HOBE
ETIOPIA CENTRALE, 2022
Visita al progetto ‘sala multiuso’
HOBE
ETIOPIA, 2022
Visita al progetto ‘sala multiuso’
Visita al progetto ‘sala multiuso’
Durante la visita di giugno si è stati tre giorni nella missione gestita da Abba Dino durante i quali si è partecipato alla cerimonia della posa della targa alla nuova sala multiuso di Hobe, la cui costruzione è terminata alla fine del 2021. Alla grande festa hanno partecipato 700-800 persone in gran parte bambini e ragazzi.
La popolazione locale si avvale molto della sala multiuso sin da quando in ottobre la costruzione è stata terminata:
Due volte alla settimana viene utilizzata come biblioteca e aula di studio.
Cinque mattine alla settimana, viene adibita ad asilo per i bambini più problematici, fragili e indigenti con l’obiettivo di prepararli alla scolarizzazione, vengono accettati 20 bambini all’anno tra i più deboli (l’asilo è inclusivo: con presenza anche di bambini disabili).
In momenti distribuiti sull’arco della settimana, diversi gruppi giovanili e dell’oratorio si ritrovano sul prato antistante o all’interno per danzare, fare sport (calcio, karate), teatro, … con l’obiettivo di offrire un’educazione non formale e una realtà alternativa, ad esempio all’utilizzo di khat.
Da Hobe e dai villaggi limitrofi il 5% delle ragazze si recano nei Paesi Arabi in cerca di futuro e sono preda di gravi problemi e sofferenze.
La comunità salesiana di Don Bosco risiede a Zway a 35 km da Hobe e offre l’animazione giovanile in cinque centri. In questi ultimi anni si è operato a Adamitullo e Dida con scuole modello, servizi igienici, campi sportivi e attività educative e ricreative, grazie anche all’appoggio finanziario della Fondazione Nuovo Fiore in Africa.
950 nuclei familiari sparsi nel territorio con una popolazione di 5’000 abitanti.
Hobe è un villaggio distribuito in una vasta zona agricola a 200 km da Addis Abeba. Esso è costituito da 950 nuclei familiari sparsi nel territorio con una popolazione di circa 5’000 abitanti.
La comunità è formata da tre tribú: Marako (70%), Slite (20%), Maskel(10%) e da quattro gruppi religiosi: Musulmani(60%), Ortodossi(20%), Protestanti(10%) e Cattolici(10%).
La vita si svolge con il ritmo delle stagioni, basata sul lavoro agricolo. Quando il raccolto è favorevole la sopravvivenza è garantita, quando non lo è nascono problemi di carestia, diatribe e conflitti.
La popolazione è prettamente giovanile con alto quoziente di nascite. Ad essa viene offerto un basso livello di educazione scolastica e sanitaria con poche prospettive di futuro se non ripetere la vita, gli usi e costumi della generazione precedente.
Gli abitanti di quest’area e in special modo i giovani sono disponibili alla collaborazione in fase di costruzione con l’offerta di 100 ore di lavoro e l’opera di rimozione del materiale, sotto la guida del capomastro.