TESTIMONIANZE

PAULINA
Non mi sarei mai immaginata quanto potesse essere significativo tornare per una seconda volta. I legami che si erano formati tra me e i bambini si erano rafforzati, le mie emozioni si sono accentuate e la mia passione per servire la Comunità è stata intensificata.

MICHELA
Mal d’Africa
La cosa più dura è stata realizzare che non avrei più visto tutti i bimbi ogni giorno, non li avrei più sentiti cantare alla mattina e non avrei più ricevuto i mille abbracci e baci giornalieri.

CHIARA & SILVIA
Prima di partire eravamo state avvertite che quest’esperienza sarebbe stata un arricchimento per noi più che un vero e proprio aiuto per le persone del luogo: una volta arrivate a destinazione ne abbiamo avuto la conferma.

BENEDETTO
Ogni giorno mi sentivo “benedetto”, perché ho avuto la fortuna di vivere in un paese sano, mentre le persone in Etiopia stavano lottando per sopravvivere, avevano poco cibo e acqua, le loro case avevano capacità di ospitare due persone, mentre tutta la famiglia era composta da cinque membri, e sulle strade era impossibile camminare; questo mi ha fatto apprezzare tutto quello che ho ricevuto dalla vita fino ad ora.

HENRY
Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto, insegnato e giocato con questi ragazzi, i ragazzi più coraggiosi di tutta l’Etiopia.

GIADA
in Etiopia a Bole
Rapportarsi a bambini che vivono dall’altra parte del mondo potrebbe sembrare problematico dal punto di vista dell’insegnamento e delle relazioni, ma non ho paura di sembrare banale dicendo che fin dal primo giorno ci siamo sentite accolte come in famiglia; insegnare e giocare con quei bambini è stato come avere seicentocinquanta fratellini allegri e affettuosi.

GIULIA
a Bole Bulbula, in Etiopia.
Confrontandosi con quanto è al di fuori della scuola, guardando questi bimbi correre e giocare, un istinto quasi automatico ti spinge a fare di più per loro. A desiderare un futuro migliore affinché possano vivere come dovrebbero e non essere più vittime inconsapevoli, ma semplicemente bambini.
ALTRE ESPERIENZE

Volontari di Lugano

Ragazzi del TASIS
TESTIMONIANZE

PAULINA
Riflessioni da Paulina
Non mi sarei mai immaginata quanto potesse essere significativo tornare per una seconda volta. I legami che si erano formati tra me e i bambini si erano rafforzati, le mie emozioni si sono accentuate e la mia passione per servire la Comunità è stata intensificata.

MICHELA
Mal d’Africa
La cosa più dura è stata realizzare che non avrei più visto tutti i bimbi ogni giorno, non li avrei più sentiti cantare alla mattina e non avrei più ricevuto i mille abbracci e baci giornalieri.

CHIARA & SILVIA
We found love
Prima di partire eravamo state avvertite che quest’esperienza sarebbe stata un arricchimento per noi più che un vero e proprio aiuto per le persone del luogo: una volta arrivate a destinazione ne abbiamo avuto la conferma.

BENEDETTO
La mia esperienza in Etiopia
Ogni giorno mi sentivo “benedetto”, perché ho avuto la fortuna di vivere in un paese sano, mentre le persone in Etiopia stavano lottando per sopravvivere, avevano poco cibo e acqua, le loro case avevano capacità di ospitare due persone, mentre tutta la famiglia era composta da cinque membri, e sulle strade era impossibile camminare; questo mi ha fatto apprezzare tutto quello che ho ricevuto dalla vita fino ad ora.

HENRY
Esperienza da Henry
Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto, insegnato e giocato con questi ragazzi, i ragazzi più coraggiosi di tutta l’Etiopia.

GIADA
Impressioni di una volontaria
in Etiopia a Bole
Rapportarsi a bambini che vivono dall’altra parte del mondo potrebbe sembrare problematico dal punto di vista dell’insegnamento e delle relazioni, ma non ho paura di sembrare banale dicendo che fin dal primo giorno ci siamo sentite accolte come in famiglia; insegnare e giocare con quei bambini è stato come avere seicentocinquanta fratellini allegri e affettuosi.

GIULIA
Esperienza presso la Auxilium Catholic School
a Bole Bulbula, in Etiopia.
Confrontandosi con quanto è al di fuori della scuola, guardando questi bimbi correre e giocare, un istinto quasi automatico ti spinge a fare di più per loro. A desiderare un futuro migliore affinché possano vivere come dovrebbero e non essere più vittime inconsapevoli, ma semplicemente bambini.
ALTRE ESPERIENZE

Volontari di Lugano

Ragazzi del TASIS
TESTIMONIANZE

PAULINA
Riflessioni da Paulina
Non mi sarei mai immaginata quanto potesse essere significativo tornare per una seconda volta. I legami che si erano formati tra me e i bambini si erano rafforzati, le mie emozioni si sono accentuate e la mia passione per servire la Comunità è stata intensificata.

MICHELA
Mal d’Africa
La cosa più dura è stata realizzare che non avrei più visto tutti i bimbi ogni giorno, non li avrei più sentiti cantare alla mattina e non avrei più ricevuto i mille abbracci e baci giornalieri.

CHIARA & SILVIA
We found love
Prima di partire eravamo state avvertite che quest’esperienza sarebbe stata un arricchimento per noi più che un vero e proprio aiuto per le persone del luogo: una volta arrivate a destinazione ne abbiamo avuto la conferma.

BENEDETTO
La mia esperienza in Etiopia
Ogni giorno mi sentivo “benedetto”, perché ho avuto la fortuna di vivere in un paese sano, mentre le persone in Etiopia stavano lottando per sopravvivere, avevano poco cibo e acqua, le loro case avevano capacità di ospitare due persone, mentre tutta la famiglia era composta da cinque membri, e sulle strade era impossibile camminare; questo mi ha fatto apprezzare tutto quello che ho ricevuto dalla vita fino ad ora.

HENRY
Esperienza da Henry
Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto, insegnato e giocato con questi ragazzi, i ragazzi più coraggiosi di tutta l’Etiopia.

GIADA
Impressioni di una volontaria
in Etiopia a Bole
Rapportarsi a bambini che vivono dall’altra parte del mondo potrebbe sembrare problematico dal punto di vista dell’insegnamento e delle relazioni, ma non ho paura di sembrare banale dicendo che fin dal primo giorno ci siamo sentite accolte come in famiglia; insegnare e giocare con quei bambini è stato come avere seicentocinquanta fratellini allegri e affettuosi.

GIULIA
Esperienza presso la Auxilium Catholic School
a Bole Bulbula,
in Etiopia.
Confrontandosi con quanto è al di fuori della scuola, guardando questi bimbi correre e giocare, un istinto quasi automatico ti spinge a fare di più per loro. A desiderare un futuro migliore affinché possano vivere come dovrebbero e non essere più vittime inconsapevoli, ma semplicemente bambini.
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Volontari di Lugano

Ragazzi del TASIS