Il progetto “Tre laboratori per Adamitullo”, avviato nel 2014 dai Salesiani di Don Bosco, ha avuto come obiettivo il potenziamento dell’istruzione tecnico-scientifica nella scuola superiore di una zona rurale dell’Etiopia meridionale, nei pressi del lago Zway. Grazie al sostegno ricevuto, sono stati realizzati tre laboratori attrezzati con arredi e materiali didattici dedicati agli studenti delle classi 9–12.
In un’area povera ma strategica per lo sviluppo agricolo e produttivo del Paese, il progetto ha rafforzato le competenze tecniche dei giovani, offrendo loro una formazione più pratica e spendibile nel mondo del lavoro. La scuola beneficia direttamente circa 200 studenti e coinvolge oltre 1.200 beneficiari indiretti tra famiglie e membri della comunità locale.L’intervento rappresenta un passo concreto verso l’inclusione educativa e l’emancipazione giovanile, contribuendo a trasformare l’istruzione in uno strumento di riscatto e crescita per l’intera regione.
I sostegni particolari nascono per rispondere a bisogni urgenti e specifici che emergono nelle comunità con cui lavoriamo. Si tratta di interventi mirati – come forniture mediche, mezzi di trasporto, attrezzature scolastiche o sostegno in situazioni di emergenza – che permettono di affrontare immediatamente difficoltà concrete. Questi progetti speciali integrano il nostro lavoro educativo e sociale, garantendo risposte tempestive e di grande impatto. Ogni aiuto straordinario è un gesto che porta sollievo immediato e rafforza la speranza di chi vive in condizioni di vulnerabilità.
Diretti: 200 studenti (classi 9–12)
Indiretti: 1'200
Adamitullo si trova a sud del Paese, lungo le rive del lago Zway, in una regione nota per la pesca e l’agricoltura. La popolazione è composta in gran parte da contadini che coltivano cereali e ortaggi, spesso solo per sussistenza. Le famiglie mostrano spirito comunitario e un forte legame con la terra, ma l’insicurezza alimentare è frequente: secondo i dati governativi, in quest’area più del 30% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica. I servizi educativi sono pochi e lontani dai villaggi, e molti bambini non riescono a completare neppure il ciclo primario. La presenza di scuole rappresenta quindi un fattore decisivo per contrastare la povertà intergenerazionale.
Con l'intento di sostenere l’educazione di base e la formazione professionale, la Fondazione investe nella realizzazione di infrastrutture e iniziative volte a rispondere a diverse sfide nel campo educativo, quali, per esempio, l’empowerment delle ragazze e delle donne.
Ogni progetto nasce dal dialogo con le comunità locali e mira a promuovere istruzione, crescita personale e sviluppo sostenibile.
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