Il Sud Sudan, il più giovane stato del mondo, è afflitto da povertà estrema e mancanza di infrastrutture e servizi di base. A causa della guerra civile, in tutti questi anni non è stato fatto quasi niente per migliorare le infrastrutture del Paese. La popolazione di Tonj, come gran parte del paese, vive in condizioni di pura sussistenza, con alti livelli di mortalità materna e infantile dovuti a malnutrizione, malaria e altre malattie.
La situazione educativa in Sud Sudan presenta sfide significative che rispecchiano quelle riscontrate anche in altre parti dell’Africa, simili a quelle evidenziate sopra per l’Etiopia.
Di seguito, verranno elencate le sfide specifiche del paese.
Nel 2024, secondo i dati del World Factbook e della World Bank, il 69% degli adulti sud sudanesi (dai 15 anni in su) era analfabeta. Questo dato riflette una grave mancanza di accesso all’istruzione formale per gran parte della popolazione, soprattutto nelle aree rurali e tra le donne. L’analfabetismo diffuso è sia una conseguenza che una causa della povertà, e rappresenta una delle principali sfide per lo sviluppo del Paese.
In Sud Sudan, i tassi di completamento scolastico sono tra i più bassi al mondo. Secondo l’UNESCO, oltre il 70% dei bambini in età scolare non frequenta la scuola, rendendo il Paese il primo al mondo per esclusione scolastica. La situazione è ancora più critica per le ragazze: meno dell’1% riesce a completare la scuola primaria.
In Sud Sudan, anni di guerra civile, instabilità politica e povertà estrema hanno compromesso gravemente i progressi nell’istruzione femminile. Le ragazze sono particolarmente svantaggiate: secondo l’UNICEF, oltre il 52% si sposa prima dei 18 anni, interrompendo spesso la scuola in giovane età.
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