Nel cuore del Geter, una regione arida e remota dell’Etiopia, si trova il villaggio di Dida, dove vivono circa 10.000 persone, per lo più contadini che praticano agricoltura di sussistenza. Qui, dove la siccità è sempre più frequente e le infrastrutture sono quasi assenti, l’accesso all’acqua potabile e all’istruzione è una sfida quotidiana.
Tra il 2016 e il 2018, i Frati Salesiani, con il sostegno della nostra Fondazione, hanno realizzato il progetto “Una scuola e l’acqua nel Geter”. È stato un intervento fondamentale: sono stati ampliati l’asilo e la scuola primaria (classi 1-5), costruiti servizi igienici, docce e un pozzo per l’acqua potabile. Sono stati realizzati anche un campo da basket e nuovi spazi amministrativi. Un progetto che ha migliorato la vita di oltre 300 bambini e portato benefici a più di 2.000 persone della comunità, offrendo accesso all’istruzione, all’igiene e a un bene prezioso come l’acqua.
Nel 2023 e 2024, siamo tornati a Dida per rispondere a una richiesta chiara da parte della comunità: poter concludere l’intero ciclo della scuola primaria nello stesso villaggio. Fino a poco tempo fa, infatti, la scuola arrivava solo fino alla quarta classe. Per molti bambini significava dover abbandonare gli studi, perché le scuole pubbliche più vicine erano troppo lontane o perché serviva il loro aiuto nei campi.
Abbiamo quindi avviato un nuovo progetto per aggiungere le classi dalla quinta all’ottava, completando così il ciclo primario. Inizialmente erano previsti due edifici separati, ma in corso d’opera si è deciso di costruire un unico edificio a forma di L, più funzionale e adatto alle esigenze della scuola. Oggi, grazie a questo intervento, 450 alunni possono frequentare tutte le classi della primaria senza dover lasciare il villaggio.
Il progetto è stato possibile anche grazie alla collaborazione con il governo locale, che si è impegnato a garantire gli stipendi degli insegnanti e a fornire i materiali scolastici. La gestione della scuola è affidata ai Salesiani della missione di Zway, mentre la comunità ha partecipato con entusiasmo: nonostante le difficoltà economiche, i genitori hanno contribuito con una colletta, offrendo anche beni simbolici come uova, segno concreto di solidarietà e partecipazione.
Oggi, la scuola di Dida è molto più di un edificio: è un luogo di crescita, un punto di riferimento per l’intera comunità, un presidio di educazione, salute e speranza. Un esempio di come, insieme, si possa costruire un futuro più giusto e dignitoso per tutti.
Le infrastrutture scolastiche sono il cuore dei nostri interventi in Africa: senza aule sicure, spazi adeguati e strumenti moderni, l’apprendimento resta un privilegio per pochi. Per questo costruiamo e rinnoviamo scuole, creiamo laboratori e spazi educativi che permettono a bambini e giovani di crescere in ambienti dignitosi. Ogni nuova aula non è solo un edificio, ma un seme di speranza e futuro per intere comunità.
Diretti: 329 studenti della scuola
elementare (2024-2025)
Indiretti: 2'000
Dida è un piccolo villaggio rurale situato nella regione del Geter, caratterizzato da paesaggi agricoli e da comunità che vivono principalmente di sussistenza. Le famiglie coltivano mais, sorgo e altri cereali, ma i raccolti sono spesso incerti a causa delle piogge irregolari e della scarsità di strumenti moderni. La povertà diffusa si riflette soprattutto nei bambini, che spesso devono contribuire al lavoro nei campi invece di frequentare regolarmente la scuola. Le strutture educative sono limitate e distanti, con classi sovraffollate e materiali insufficienti, rendendo difficile un apprendimento di qualità. Nonostante le difficoltà, la comunità di Dida è molto coesa, con forti legami sociali e culturali che permettono di affrontare insieme le sfide quotidiane.
Con l'intento di sostenere l’educazione di base e la formazione professionale, la Fondazione investe nella realizzazione di infrastrutture e iniziative volte a rispondere a diverse sfide nel campo educativo, quali, per esempio, l’empowerment delle ragazze e delle donne.
Ogni progetto nasce dal dialogo con le comunità locali e mira a promuovere istruzione, crescita personale e sviluppo sostenibile.
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