A Hobe, una zona rurale nella Mareko Zone vicino a Zway, l’accesso all’istruzione per i più piccoli è ancora una sfida quotidiana. Le famiglie del posto e l’Ufficio dell’Istruzione chiedono da tempo un luogo sicuro e accogliente dove i bambini possano iniziare il loro percorso educativo fin dai primi anni di vita.
Per rispondere a questo bisogno, i Salesiani di Don Bosco di Zway, guidati da Abba Aristide Marcandalli, hanno avviato un progetto semplice ma fondamentale: completare una scuola dell’infanzia che possa accogliere 180 bambini in un programma triennale. L’obiettivo è offrire un’educazione di qualità fin dall’inizio, gettando le basi per un futuro scolastico più solido.
Il progetto prevede l’allestimento di due nuove aule e della sostituzione della vecchia recinzione ormai danneggiata. Questi interventi, seppur essenziali, rappresentano molto più di semplici lavori edilizi: sono un investimento concreto nella crescita dei bambini e nel futuro della comunità.
Nel breve periodo, l’obiettivo è avviare le lezioni al più presto, offrendo ai piccoli un ambiente stimolante e sicuro. A medio termine, la scuola potrà contare su strutture adeguate e protette, in grado di accogliere con dignità alunni, insegnanti e famiglie.
Questo asilo non sarà solo un edificio, ma un simbolo di speranza e di futuro per Hobe. Un luogo dove i bambini potranno crescere, imparare e sognare. Un piccolo grande passo per l’educazione in una delle aree più svantaggiate dell’Etiopia.
A Zway, la Fondazione Nuovo Fiore sostiene scuole e corsi gestiti da Salesiani e Suore Salesiane, promuovendo istruzione e formazione per i giovani. I progetti di Dida e Hobe sono seguiti dai Salesiani della Missione di Zway.
Diretti: 180 all'anno
Indiretti: l’impatto positivo si estende a tutta la comunità. Le famiglie avranno un supporto concreto nella crescita dei figli, e l’intera zona potrà contare su una generazione di bambini meglio preparati, con maggiori opportunità per il futuro.
Hobe è un villaggio agricolo situato nell’Etiopia rurale, dove la vita quotidiana è fortemente legata al lavoro nei campi e all’allevamento. Le famiglie si sostengono con attività di sussistenza, ma i raccolti sono spesso incerti e influenzati dalle variazioni climatiche, lasciando molte persone in condizioni di precarietà economica. Le infrastrutture educative sono limitate: i bambini devono percorrere lunghe distanze per raggiungere la scuola e le classi risultano sovraffollate. Nonostante le difficoltà, Hobe è una comunità coesa, con forti legami sociali e culturali che aiutano ad affrontare le sfide quotidiane. La possibilità di accedere a un’istruzione stabile rappresenta un’opportunità decisiva per spezzare il ciclo della povertà e garantire un futuro migliore ai più piccoli.
Con l'intento di sostenere l’educazione di base e la formazione professionale, la Fondazione investe nella realizzazione di infrastrutture e iniziative volte a rispondere a diverse sfide nel campo educativo, quali, per esempio, l’empowerment delle ragazze e delle donne.
Ogni progetto nasce dal dialogo con le comunità locali e mira a promuovere istruzione, crescita personale e sviluppo sostenibile.
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